Il giovane musicista Eduardo Di Capua è in tournée in Russia. Il successo è travolgente ma... nel cielo dei Balcani non brilla quella luce speciale che bacia la sua Napoli.
Una lettera piena di ricordi raggiunge l'amico Giovanni Capurro: i suoni delle strade, i colori della gente, e, sopra tutto, sopra tutti, il Sole, che avvolge di riflessi dorati il Vesuvio. Quanta nostalgia!
Così, quasi per caso, nasce una canzone:
«Che bella cosa na jurnata 'e sole,
n'aria serena doppo a na tempesta...»
La melodia vola dalla finestra, si impiglia ai fili stesi per il bucato; uno scugnizzo l'afferra al volo e, fischiettando per i vicoli, la restituisce alla città. Passa di bocca in bocca, dal ciabattino al nobiluomo, dalla fioraia al bel gagà.
È nata la Canzone Napoletana.
Poco dopo Reginella e la Signorinella pallida tengono a battesimo la Canzone Italiana, che cresce con gli inni patriottici e le musichette del tabarin.
Dopo la guerra, gli anni '60: Carosone e Modugno, la “scuola genovese” e “milanese”, Mina e Celentano, i beat.
Con De André e Battisti nasce la canzone d'autore, che riempie la testa dei ragazzi di passato e di futuro.
Le sperimentazioni, l'elettronica, il pop, il funk, il rock. Pesante, spensierata, leggera, impegnata. È la nostra musica, ragazzi! Quella che batte al ritmo del nostro cuore...
Leonardo Colombati (1970- ) è uno scrittore e giornalista italiano. Ha scritto anche Perceber. Romanzo eroicomico, Il re, Estate e Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano.
La Canzone italiana 1861-2011. Storie e testi, a cura di Leonardo Colombati, Mondadori 2011, 2 voll., 2848 pp.
ISBN 9788804610137.