La luce del fuoco rischiara la caverna, mentre l'uomo preistorico dipinge. Le mani si tuffano in un liquido bruno e accarezzano la pietra, lasciando una traccia ora lieve ora intensa.
I cervi corrono veloci sul soffitto. A sinistra il grande bisonte si prepara alla carica, a destra i cacciatori scagliano un ventaglio di frecce. Le linee rosse risaltano sul bianco della roccia. È il primo racconto, la prima opera d'arte.
Il rosso della terra, il rosso delle fiamme. Il sangue della preda scorre, conservando il ricordo dell'impresa appena conclusa. Sta nascendo la Storia. E nasce con il Rosso.
Dall'ocra alla robbia, dal chermes alla cocciniglia. La porpora, dono del mare, fa impazzire i Romani. Diventa simbolo del potere: il Rosso Imperiale.
Il Rosso mistico della Passione di Gesù avvicina a Dio, come il Sacro Graal. Ma l'uomo medievale ha terrore del Rosso infernale. Il Rosso santifica, il Rosso danna.
È il colore preferito. È il colore contestato. È il colore della Rivoluzione. I Berretti Rossi marciano compatti all'ombra della ghigliottina. C'è chi veste la Camicia Rossa, c'è chi sventola la Bandiera Rossa.
Rosso che, se rosso non è, è il Rosa delle dame, dei belletti e della vita mondana.
Rosso Rossetto, Rosso Cappuccetto, Rosso Pericolo, Rosso Amore. Cuore. Rosso.
Michel Pastoureau (1947- ) è uno storico, antropologo e saggista francese, conosciuto soprattutto come storico del colore. Ha scritto anche L'uomo e il colore, Il piccolo libro dei colori, Bestiari del Medioevo, Storie di pietra. Timpani e portali romanici.
Michel Pastoureau, Rosso. Storia di un colore, Ponte alle Grazie, 2016, 213 pp.
ISBN 978868335564.