Io, Tiberio Claudio Druso Nerone Germanico, noto ai parenti come Claudio l'Idiota, Claudio il Balbuziente, Cla-Cla-Claudio, o nel migliore dei casi Povero Zio Claudio, scrivo qui la strana storia della mia vita; a partire dalla prima fanciullezza, quando la cara nonna Livia mi avrebbe scambiato volentieri con un pappagallo, fino alla svolta fatale in cui il mio destino si intrecciò con le sorti di Roma.
Dopo tanti scherzi e battute sul mio conto, ora finalmente tocca a me guidare questo pazzo impero. Mi sono lasciato alle spalle il debole Augusto, il feroce Tiberio, il lunatico Caligola... Tutti battuti da me, la pecora nera della famiglia imperiale! Il destino ha premiato la mia discrezione e la pazienza con la quale ho assecondato gli umori altalenanti di questa gabbia di matti.
Ho sopportato tutto, senza aspettarmi niente. E anche adesso, che il popolo mi acclama perché non è rimasto più nessuno, faccio finta di non notare gli sguardi taglienti di Agrippina e di Nerone, il mio figlioccio.
Vale la pena? Io dico di sì. Perché mentre i pretoriani mi chiamano imperatore e mi baciano il piede, io non penso alle profezie della Sibilla, alle guerre e agli onori, al potere e alla ricchezza. No. Io penso semplicemente che tutta questa gente è un immenso pubblico per le mie opere storiche. Mi sono costate otto anni della mia vita e il disprezzo di tutti. Ed ora il pubblico le amerà. Dovrà amarle, per Giove! O non mi chiamo più Cla-Cla-Claudio...
Robert Graves (1895-1985) è stato un poeta, scrittore e saggista britannico. Tra le sue opere più famose si ricordano raccolte poetiche come Addio a tutto questo, romanzi storici come Sette giorni tra mille anni e saggi (I miti greci e La dea bianca).
Robert Graves, Io Claudio, Corbaccio, 2017, 400 pp.
ISBN 9788863804249.